Nel cuore della Turchia esiste una regione che fino a qualche anno fa non era molto frequentata, ma che – grazie al potere della condivisione sui social – è entrata a far parte della travel bucket list di molti viaggiatori: la Cappadocia.
Nota per i suoi camini delle fate e per le sue chiese rupestri, la Cappadocia ha visto susseguirsi diversi insediamenti umani, ciascuno dei quali ha lasciato le proprie tracce indelebili e la propria impronta culturale.
Oggi trascorrere qualche giorno tra le formazioni rocciose permette di vivere un’esperienza quasi surreale, dove si viaggia con l’immaginazione e si atterra prima su Marte, poi sulla luna: su un altro pianeta sconosciuto, dove è la forza della natura a dettare le regole.
E il tutto diventa ancora più evidente visto dall’alto, ad esempio da una mongolfiera. Sì, perché ogni mattina i cieli della Cappadocia si animano di circa 150 mongolfiere che prendono il volo cariche di turisti curiosi di ammirare la regione da una prospettiva insolita.
Cosa vedere in Cappadocia
Canyon, fiumi e valli rocciose sono quello che fa della Cappadocia una meta unica al mondo. La sua conformazione geografica, infatti, permette di vivere l’esperienza di attraversare ogni giorno percorsi diversi e stupirsi ogni volta della straordinarietà della natura.
Goreme è la città più conosciuta della regione, nota per il suo museo a cielo aperto e per essere stata inserita all’interno dei Patrimoni dell’Unesco. Tra abitazioni scavate nel tufo e chiese affrescate, il tempo trascorre piacevole.
A breve distanza sorge la Valle di Drevent, nota come “valle dell’immaginazione” perché, guardando i suoi pinnacoli rocciosi color cammello, si può immaginare davvero qualsiasi cosa.
La caratteristica cittadina di Uchisar, invece, è rinomata per la sua fortezza rocciosa che domina il panorama e che attira ogni anno migliaia di turisti curiosi di osservare tale insolito spettacolo.
La Cappadocia, poi, è famosa per le sue città sotterranee che raggiungono fino i 100 metri di profondità come quella di Derinkuyu e per i trekking suggestivi tra le valli: la Red Valley e la Rose Valley sono quelle che si prestano maggiormente all’esplorazione della zona, mentre i colori intorno sfumano dal rosso, al rosa, fino al bianco.
Ma la vera bellezza di un viaggio in Cappadocia risiede nelle piccole cose: alloggiare in un cave hotel, ammirare albe e tramonti dalle terrazze che dominano le formazioni di pietra, conversare con l’amabile gente del posto, giocare con i dolci gattini.
Un viaggio nella regione più amata della Turchia è una parentesi dal reale, un mondo parallelo dove esisti solo tu, e la natura circostante.
Cappadocia in mongolfiera
Sono le 4 del mattino e qualcuno bussa alla porta del tuo hotel: è l’agenzia con cui hai organizzato il volo in mongolfiera che ti viene a prendere.
La destinazione è un ampio campo dove palloni ancora distesi fanno capolino dall’oscurità. L’unica luce sono i fuochi che alimentano il loro decollo. Intorno il silenzio, interrotto solamente da qualche espressione di esclamazione.
È ora di partire: entri nella cesta e un vuoto d’aria indica che vi siete sollevati da terra. Ti senti leggero, come un uccello. La sensazione di volare è inspiegabile a parole.
Tutto si fa piccolo, quasi impercettibile, e dall’alto le rocce formano delle composizioni simili a quadri. Dipinti della natura a cui non avresti potuto assistere se non avessi scelto di salire a bordo della mongolfiera.
Si vola per circa un’ora e si fantastica con la mente, mentre il sole sorge e i primi raggi del giorno illuminano le forme della Cappadocia.
Si atterra: un brindisi a base di champagne insieme l’equipaggio, ed è tempo di concedersi una colazione sostanziosa, per riprendersi dall’emozione appena vissuta.
Sogno o realtà? Sbatti gli occhi per vedere se è vero.
Sì, è tutto vero: sei in Cappadocia.