Cari amici di Ale e Gio, quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario di un evento molto importante che ha scritto la storia a livello mondiale.
Il 21 luglio 1969, Neil Armstrong e Buzz Aldrin toccarono il suolo lunare durante la missione Apollo 11, ma pochi sanno che esiste un luogo (sul nostro pianeta) dove i tre astronauti, Armstrong, Aldrin e Collins, hanno familiarizzato con il fascino arido del paesaggio del nostro amato satellite. Si tratta di Askja, in Islanda.
Abbiamo già visto in un’altro articolo come il cinema e il mondo dello spettacolo influenzi la scelta delle location dei viaggi più originali. I cambiamenti sociali e una nuova consapevolezza mirano alla ricerca di destinazioni sostenibili come i fiordi norvegesi. Il cinema e le serie tv fanno virare le prenotazioni verso le mete del grande nord ritratte dalla serie cult “Il trono di spade”.
Ed è proprio per questa tendenza così forte che vi segnaliamo una meta incredibile per un’idea di viaggio insolita, ma che lega benissimo con il contesto storico e sociale di questo tempo: il vulcano Askja in Islanda.
Il vulcano Askja e la meraviglia del deserto islandese dall’aspetto lunare
Forse non tutti sanno che gli astronauti militari della NASA, intorno a metà degli anni sessanta avevano bisogno di un luogo che potesse ricordare il paesaggio lunare per fare esercitazioni. L’Islanda fu scelta per le sue caratteristiche geomorfiche: nella zona situata a sud del lago Mývatn, troviamo un terreno desertico di origine vulcanica ricco di crateri, rocce e aree geotermiche dai caratteristici sbuffi sulfurei che provengono dal sottosuolo.
Aldilà della rievocazione storica, l’area del vulcano Askja, in Islanda, è una delle zone più affascinanti e senza tempo di tutto il pianeta. Non ci sorprende apprendere che la NASA sta pensando di far esercitare i suoi astronauti proprio in questi luoghi per un approccio più forte e veritiero con il pianeta Marte, in attesa di una missione.
Si possono vedere tutte le testimonianze della presenza degli astronauti in questa zona grazie ad una visita al museo dell’esplorazione presso la località di Húsavík. Nel 2015 lo staff della missione lunare è tornata a far visita al loro campo di addestramento. I “moonwalkers” hanno tutti affermato che “è stato bello riassaporare la sensazione di camminare di nuovo sulla Luna”.
Askja, tre crateri, tre laghi
Askja è un massiccio lavico che fa parte del complesso di Dyngjufjöll. Ha eruttato due volte nelle epoche più recenti: una volta nel 1875 e un’altra nel 1971. I crateri sono tre, di diverse dimensioni e ora sono riempiti di acqua. Il principale si chiama Öskjuvatn, e il secondo in ordine di grandezza si chiama Viti, dalle caratteristiche acque calde lattiginose, dove, in assenza di pericoli di frane, è possibile anche immergersi.
È possibile fare escursioni con auto a quattro ruote motrici, per gustarsi il panorama e per vedere da vicino il complesso a tre crateri. A seconda del tempo atmosferico e dello stato franoso della roccia intorno ai crateri, è possibile camminare sul bordo del vulcano.
L’Islanda è un’idea di viaggio primordiale, originale, impressionante e ricca di suggestioni. Ma è necessario scegliere chi conosce bene il grande Nord e agenzie viaggi che vi garantiscano sicurezza e affidabilità.
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