Intenso, avvolgente, corposo. Il whisky in Scozia è una vera e propria istituzione le cui origini hanno il sapore del tempo che passa. Rimedio contro il freddo, anestetico durante il parto, cura per la febbre: prima di essere un semplice fine pasto che accompagna i momenti di convivialità, il whisky era la panacea di tutti i mali.
Il famoso distillato che proviene dalla fermentazione e successiva distillazione di vari cereali trova ambiente fertile nelle terre scozzesi, dove climi temperati e umidi con molte ore di luce costituiscono l’habitat ideale per la coltivazione dell’orzo.
Dai campi al bicchiere, il processo è tutt’altro che semplice. In un viaggio in Scozia – tra rovine di castelli, fiordi e distese lussureggianti – non può mancare l’esperienza di una visita alle distillerie di whisky per imparare tutti i segreti della produzione di uno dei distillati più apprezzati al mondo.
Benvenuto nella distilleria
Oggi in Scozia esistono oltre 100 distillerie attive che producono whisky ciascuna con il proprio metodo, concentrate nelle regioni di produzione di Campbeltown, Highlands, Islay, Lowlands e Speyside. Con un tour delle distillerie scozzesi è possibile assistere a tutte le fasi del processo di lavorazione del distillato, dalla coltivazione del malto all’imbottigliamento.
Il profumo nell’aria ha l’odore inconfondibile dei cereali, i protagonisti della prima fase della realizzazione del whisky. In una grossa stanza, l’orzo selezionato viene lasciato riposare all’interno di vasche contenenti acqua tiepida per circa 48 ore (macerazione), dando vita al processo di germinazione.
Superata la prima fase del processo di maltaggio, l’orzo viene posizionato sul pavimento di un edificio chiamato “malting house” dove vi rimane circa 5-6 giorni in attesa dello sviluppo della germinazione all’interno del chicco, che deve essere bloccata prima che la nuova pianta fuoriesca. Successivamente l’orzo viene asciugato in forni d’aria calda, tradizionalmente alimentati a torba.
Osservando da vicino le varie fasi di evoluzione del cereale e immaginando che si trasformerà nell’apprezzata bevanda, si ha l’impressione di essere stati catapultati in uno spettacolo di magia.
Si compie la magia
Il tour nella distilleria di whisky prosegue: l’orzo maltato viene macinato e immerso in acqua calda, di importanza fondamentale per la fermentazione dei cereali. L’infuso prende il nome di mosto e viene poi lasciato riposare in grossi serbatoi, dove viene aggiunta una soluzione di acqua e lieviti.
Il Mastro Distillatore dà il benvenuto nella stanza dove avviene l’incantesimo: in tradizionali alambicchi in rame il malto viene distillato due volte, per separare l’acqua dall’alcool. Il whisky – nella forma che tutti conosciamo – incomincia a prendere forma.
L’ultima fase del processo di produzione è la maturazione del diluito in barili di legno dove invecchierà per almeno tre anni. Hai mai visto così tante botti colme di whisky?
La visita non può che terminare con la degustazione del distillato prodotto: luci soffuse, tavoli di legno e ambiente fumoso accompagnano l’assaggio, per una vera esperienza scozzese.