Frenesia, manga, luci al neon: quando si pensa al Giappone la prima città che viene in mente è Tokyo, affollata metropoli avveniristica che corre alla velocità della luce, sempre un passo avanti rispetto alle altre capitali del mondo.
Kyoto, invece, è il volto più zen del Sol Levante. Un luogo dove, ancora oggi, non è difficile scorgere le sue radici antichissime tra templi, case tradizionali e una cultura custodita gelosamente. Kyoto, però, ha saputo adattarsi all’evolversi dei tempi rimanendo una città depositaria di storia, ma in qualche modo sempre capace di guardare al futuro.
Tuttavia, chi sceglie di visitare la città più famosa dell’isola di Honshu lo fa per respirare la sua atmosfera sospesa nel tempo, per immaginare come trascorresse la vita durante il suo passato glorioso. E non c’è luogo migliore per scoprirlo dei quartieri di Gion e Pontocho, i più caratteristici di Kyoto.
L’incanto di Gion
È quando il sole tramonta che Gion dà il meglio di sé. Conosciuto per essere il quartiere delle geisha, con l’arrivo della sera si veste di magia e permette di compiere un salto indietro nel tempo.
Stretti vicoli su cui affacciano tradizionali costruzioni in legno e carta di riso caratterizzano l’atmosfera. Si tratta di case da tè e okiya, le residenze in cui le giovani maiko, le apprendiste geisha, vengono ospitate e introdotte a questa forma d’arte unica.
Solo i più fortunati potranno incontrare delle vere geishe fare capolino da qualche vicolo laterale per poi scomparire nuovamente, lasciando dietro di sé una sensazione di stupore e meraviglia. Sogno o realtà? Non si potrà mai sapere, ma quello che è certo è che solo a Gion si può mettere in pausa per un attimo la propria vita per avvicinarsi a una dimensione più intima ed eterea.
Shinbashi è la strada pedonale che meglio di tutte ha conservato l’aspetto del Giappone medievale. Visitala al calar del sole, quando l’atmosfera è resa ancora più magica dal bagliore delle lanterne di carta che illuminano le facciate in legno scuro delle case.
Dopo una cena kaiseki, pasto tradizionale giapponese che include molte pietanze servite in piccole portate, recati al tempio Yasaka, santuario shintoista tra i più famosi di Kyoto. La sera le centinaia di lanterne bianche che pendono dal padiglione principale vengono illuminate creando un effetto ancora più scenografico.
Pontocho, 600 metri di magia
Il quartiere di Pontocho è uno dei più suggestivi di Kyoto. Più che di un vero quartiere, parliamo piuttosto di uno stretto vicolo lastricato su cui affacciano tradizionali edifici in legno.
La sera, illuminato dalla flebile luce delle lanterne, offre il suo volto migliore, soprattutto al momento della cena, dove i numerosi ristoranti tradizionali offrono cene squisite a tutti gli avventori. La vista sul fiume e l’atmosfera rilassata sono la perfetta cornice per una serata romantica a due.
Anche qui non è raro incontrare le geishe e le maiko. Sorgono infatti diverse okiya, case delle geishe, e ochaya, raffinati locali di intrattenimento, che si riconoscono per gli ingressi privi di insegne. Una sorta di mondo nascosto ed esclusivo, dove si può avere accesso solo se presentati da qualcuno per ammirare uno spettacolo tenuto da una vera geisha.
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