Il complesso di Angkor Wat, patrimonio Unesco

Parti alla volta della Cambogia sulle tracce dell’Impero Khmer e scopri il fascino dei templi di Angkor con il loro simbolismo.

Uno dei motivi che spinge i viaggiatori di tutto il mondo a visitare la Cambogia è la possibilità di immergersi nella magia senza tempo di Angkor Wat, uno dei siti archeologici più imponenti e affascinanti al mondo. Questo straordinario complesso, simbolo dell’antico impero Khmer, racchiude in sé secoli di storia e spiritualità.

Nato come tempio indù per volere del re Suryavarman II, Angkor Wat si è trasformato nel corso dei secoli in un tempio buddista, fino a diventare il più grande monumento religioso del pianeta che si estende su un’area di oltre 400 chilometri quadrati.

Immagina di trovarti lì, di notte, con il cielo trapunto di stelle che lentamente lascia spazio all’alba. I primi raggi del sole accarezzano delicatamente la silhouette inconfondibile di Angkor Wat, svelando la sua maestosità. È un momento che toglie il fiato, un’esperienza che va oltre la semplice visita: è un incontro con l’eternità.

Questo è il motivo per cui prenotare subito un soggiorno a Siem Reap, la città più vicina al sito, per ammirare uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita.

angkor wat alba

Storia e significato del tempio di Angkor

Simbolo della Cambogia tanto da essere raffigurato sulla bandiera, Angkor Wat fu costruito nel XII secolo in meno di 40 anni, diventano il fulcro del grande impero Khmer.  Ricostruire la sua storia non è affatto semplice per via dell’assenza di fonti scritte sugli Khmer, ma è possibile conoscere le sue origini attraverso le indagini archeologiche e l’interpretazione di alcuni bassorilievi.

Questo tempio-montagna, circondato da un ampio fossato e cinte murarie immerse nella vegetazione tropicale, rappresentava originariamente il Monte Meru, la dimora degli dèi nella religione induista e buddista. Il fossato non solo raccoglieva le acque monsoniche, ma simboleggiava l’oceano cosmico che circondava la dimora divina, mentre le mura raffiguravano le montagne che avvolgevano il Monte Meru.

Angkor Wat è una delle espressioni più sublimi dello stile architettonico Khmer. Costruito in pietra arenaria, il tempio centrale rivela un’armonia progettuale perfetta, con proporzioni straordinariamente precise in ogni sua parte. Le torri a forma di bocciolo di loto e i bassorilievi sembrano quasi ultraterrene, mantenendo intatto il loro fascino nonostante i saccheggi e le distruzioni subite nei secoli.

Intorno al tempio si trovano gallerie concentriche, che aggiungono profondità al complesso. Il tempio è orientato verso ovest, direzione che rimanda al dio Visnù, a cui era originariamente dedicato. Tuttavia, poiché l’ovest simboleggia anche il tramonto e la fine della vita, si ipotizza che Angkor Wat potesse essere un santuario funerario reale.

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I templi imperdibili oltre Angkor Wat

La visita di Angkor Wat può essere abbinata a quella di altri monumenti imperdibili situati nei dintorni.

Il Bayon, situato al centro dell’antica città di Angkor Thom, è uno dei templi più enigmatici e affascinanti dell’impero Khmer. Costruito alla fine del XII secolo sotto il regno di Jayavarman VII, il Bayon rappresenta una fusione unica di simbolismo religioso e straordinaria maestria architettonica. Caratteristica distintiva sono le sue torri, ciascuna decorata con quattro enigmatici volti scolpiti, rivolti verso i punti cardinali.

Ma il Bayon è molto più di un semplice tempio: è un labirinto di gallerie, corridoi e passaggi che si snodano intorno a un santuario centrale le cui pareti sono adornate da bassorilievi che raccontano storie di battaglie storiche, eventi della vita quotidiana e mitologie divine.

Un altro tempio imperdibile è il Ta Prohm, famoso per essere stato lo sfondo del film Tomb Raider con Angelina Jolie. Questo tempio, costruito nello stesso stile architettonico del Bayon, si distingue per la sua affascinante e selvaggia bellezza. A differenza di molti altri templi di Angkor, il Ta Prohm è stato volutamente lasciato nello stato in cui è stato scoperto, con la giungla che lo avvolge e lo abbraccia, creando un contrasto tra la maestosità delle rovine e la potenza inarrestabile della natura: giganteschi alberi di spuntano dalle torri e dai cortili e le loro radici si intrecciano con la pietra antica.

Dedicare un paio di giorni a Siem Reap e ai templi di Angkor è una scelta vincente per chi desidera conoscere il glorioso passato dell’impero Khmer e sperimentare una connessione profonda con la spiritualità e la cultura di una civiltà antica. Parti con Viaggi di Alegio!

ta prohm

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