Basta nominare le isole Galapagos, uno degli arcipelaghi del Pacifico più famosi dal punto di vista naturalistico, per richiamare alla mente la figura del grande scienziato britannico Charles Darwin, che nel 1835 a bordo del veliero Beagle raggiunse le isole sperdute e rimase sbalordito dalle creature che vi trovò.
Non è un caso, infatti, che proprio dopo aver visitato le Galapagos, Darwin iniziò a elaborare la teoria dell’evoluzione che avrebbe così rivoluzionato il pensiero scientifico, introducendo il concetto di selezione naturale.
Nel corso di questi oltre 180 anni, l’arcipelago vulcanico ha subito diversi cambiamenti, primo fra tutti l’arrivo del turismo. Ma il suo aspetto selvaggio è rimasto ancora incontaminato e lì, a circa 1.400 miglia dalla costa dell’Ecuador, sorge tutt’oggi un vero paradiso per osservare la natura più vergine.
Se sei appassionato di documentari, parti per un viaggio da vero esploratore seguendo la nostra proposta di itinerario di 10 giorni.
10 giorni di scoperte
Zaino in spalla, il viaggio inizia con una breve sosta a Quito, capitale dell’Equador e città dalla quale è possibile raggiungere con facilità le isole Galapagos. Sveglia di buon mattino, e che l’avventura più sensazionale della vita abbia inizio! La prima tappa è la piccola isola di Baltra, situata a solo un chilometro a nord dalla grande isola di Santa Cruz. Qui, avvicinandoti a Puerto Ayora, inizierai a prendere contatto con la natura dell’arcipelago con due importanti soste: Los Gemelos, due grandi voragini di origine vulcanica immerse nella più fitta foresta, ed El Chato, riserva naturale dove avrai l’onore di incontrare le signore delle Galapagos: le tartarughe giganti.
Il terzo giorno, dopo un suggestivo risveglio sull’isola di Santa Cruz, non perderti una lunga visita al Centro scientifico Charles Darwin, una stazione scientifica che si pone l’obiettivo di preservare gli ecosistemi marini e terrestri delle Galapagos, ispirandosi al lavoro del naturalista. All’interno del centro è possibile ammirare tartarughe e iguane, oggetto di studio, e visitare la mostra dedicata a Charles Darwin. Sarebbe infatti una grande mancanza in un viaggio di questa importanza non conoscere da vicino i luoghi e le persone che ne hanno fatto la storia. Dopo una giornata all’insegna della cultura, il consiglio è di gustare un’ottima cena a base di pesce fresco.
Quarto giorno sulla rotta della nave Beagle in direzione della piccola isola di Seymour, dove ammirare le colonie di uccelli marini dagli incredibili colori, come le fregate, con il loro strano bargiglio rosso inteso, e le sule dalle particolari zampe di un blu brillante. Questo è anche il luogo perfetto per fare la conoscenza di un altro degli animali più iconici delle isole Galapagos: le iguane marine. Inoltre, potrai immergerti tra le frastagliate insenature della scogliera, un luogo brulicante di vita sottomarina.
Nuovo giorno, nuova isola: l’isola Pinzon, circondata da acque profonde e rimasta isolata da tutte le altre terre per tantissimo tempo. L’isola è dominata da rocce, bassa vegetazione spinosa, radi alberi e non è possibile sbarcarvi. Ma niente paura, perché la prima tappa, Penguin Bay, con le sue acque cristalline e la vivace vita marina, non lascerà di certo delusi. È qui che potrai prendere parte alla prima escursione di snorkeling ammirando leoni marini, tartarughe, squali di barriera e, i più fortunati, anche i pinguini da cui prende il nome la baia. La giornata si conclude infine all’isola di Santa Fe, al centro dell’arcipelago.
Stupore senza fine
È il sesto giorno ed è ora di fermarsi a San Cristóbal, il primo lembo di terra che toccò Darwin, l’isola più orientale delle Galapagos e una delle più antiche dal punto di vista geologico. Sull’isola non mancano leoni marini, tartarughe giganti e pinguini che vale la pena osservare in tutta tranquillità nel parco Los Galapagos, ma se sei alla ricerca di una spiaggia dove trascorrere un po’ di tempo in totale relax, potrai scegliere di raggiungere le zone di Puerto Chino, Puerto Grande o Turtle Bay.
Vicino all’isola di San Cristóbal, appena al largo della costa occidentale, si trova Kicker Rock (Leon Dormido), due iconiche pareti di roccia, risultato di un cono di lava eroso dall’oceano e uno dei luoghi più fotografati delle Galapagos. Osservandole dalla barca avrai la sensazione di essere davvero minuscolo, considerando che dovrai alzare il naso per circa 150 metri per guardarle nella loro interezza! Dopo questa splendida esperienza, potrai godere del resto della giornata a San Cristóbal, mangiando pesce fresco e assaporando l’atmosfera rilassata che si respira a ogni angolo.
Ottavo giorno e si riparte, questa volta in direzione di Punta Pitt all’estremità orientale dell’isola di San Cristóbal. Questo è il luogo perfetto per ammirare, praticando snorkeling, tartarughe, razze e pesci pelagici. L’escursione sull’isola, invece, ti permetterà di osservare la nidificazione di diverse specie di uccelli marini. Inoltre, potrai compiere un trekking in cima a una collina di tufo vulcanico, attraversando diversi punti panoramici naturali e una bellissima spiaggia giallo-oliva con cristalli scintillanti, che deve il colore della sua sabbia all’erosione della lava e alle conchiglie portate dal mare.
Nono giorno ed è tempo di intraprendere il viaggio di ritorno che inizierà da Santa Cruz fino a Quito, dove concedersi una mezza giornata per esplorare la capitale ecuadoregna ricca di stili architettonici diversi, cibi gustosissimi e meravigliosi scorci.
Sei pronto a vivere uno dei viaggi più emozionanti di sempre? Allora è il momento di preparare la valigia per le Galapagos! Contattaci per un preventivo.